L’ho notato a Orticola, la meravigliosa manifestazione floricola – per me la più ricca, colta e interesante di tutte -, che si è svolta dal 5 all’8 maggio a Milano. Spuntava in un fitti gruppetti ai piedi di uno srepitoso Cornus florida ‘Rubra’ presentato da Massimo Perazzi, del vivaio Il Giardino. Sembra un ciclamino dallo stelo lungo lungo e in effetti appartiene alla stessa famiglia, quella delle Primulaceae. Invece è Dodecatheon pulchellum ‘Red Wings’, cultivar di una specie nordamericana, dai fiori color magenta. «È una pianta jolly», mi ha spiegato Massimo Perazzi, che oltre a coltivare piante realizza giardini, «Tranquilla, semplice e facile. Vuole solo terreni un po’ umidi, a mezz’ombra o sole, e si spontaneizza facilmente. Raggiunge i 20 centimetri di altezza e fiorisce in maggio, ma vi sono altre specie e varietà un po’ più tardive».
Mi sono sono allora incuriosita a questo genere che conosco tanto poco: comprende 14 specie, tutte perenni e nordamericane, originarie dei delle praterie umde, dei prati d’alta quota e dei sottoboschi. Hanno rosette basali di foglie ovali, oblunghe, a forma di lancia al contrario o di cucchiaio, e fiori dai petali riflessi, rivolti verso il basso e riuniti in ombrelle, portate da steli erette o arcuate. Fioriscono in maggio-giugno, e in seguito entrano in riposo. Oltre a Dodecatheon pulchellum, le altre specie più note sono D. dentatum, D. clevelandii e D. hendersonii, tutte adatte ai giardini boscosi o alle roccaglie.
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