L’ho scoperta ormai diversi anni orsono, in Inghilterra, e me ne sono innamorata: Lewisia cotyledon, piccola erbacea perenne succulenta dalla fioritura leggera e aggraziata. Sicché riverbera ora in vendita nell’ottimo garden-vivaio Agricola Home & Garden, a Varese, mi ha fatto molto piacere.
Nativa degli ambienti rocciosi subalpini dell’Oregon e della California settentrionale, ha rosette basali di foglie carnose allungate, con margini ondulati, e, in tarda primavera, fiori nei toni pastello del rosa, bianco, giallo, crema e albicocca, riuniti in infiorescenze ballerine, che possono contare fino a 50 corolle!
Appartenente alla famiglia delle Portulacaceae, prende il nome dall’esploratore americano Meriwether Lewis che la scoprì nel 1806.
È una pianta rustica, piuttosto resistente alla siccità, adatta anche alla coltivazione in vaso, dove anzi se ne ammira meglio la grazia.
Richiede però climi freschi, esposizioni soleggiate o meglio in mezz’ombra, e terreni asciutti, ben drenati., idealmente a reazione subalcalina (pH 6,8-7) In vaso, usate un terriccio per piante da fiori, misto a sassolini e argilla espansa. In caso di caldo intenso entra in riposo vegetativo e tende a non fiorire. Anche la pioggia eccessiva non le fa bene, problema che purtroppo in questo periodo non si verifica. Se noi piove, annaffiatela con regolarità, ogni volta che il terriccio appare asciutto, .in primavera ed estate, ma non in autunno e inverno perché va a riposo.
In vaso, concimatela durante la fioritura, dalla tarda primavera a tutta l’estate, preferibilmente con un concime granulare a lenta cessione, a inizio primavera e inizio estate. Rinvasatela, quando necessario, in primavera.
Soddisfatte le sue esigenze (attenzione alle irrigazioni, perché l’eccesso d’acqua le è fatale), si tratta di una pianta robusta: risente però delle gelate tardive, soprattutto se è già in fioritura, e viene facilmente attaccata da lumache e limacce, ghiotte delle sue foglie succose.
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