Il melograno nero e le Adirondack Chairs

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La giuria tecnica di Orticolario 2016 (30 settembre-2 ottobre) li ha premiati per la migliore collezione: e in effetti il Giardino Vivaio Tara , specializzato in ortensie rare, ellebori, magnolie e non solo, hanno sorpreso tutti con una raccolta di 30 melograni (Punica granatum), dai frutti diversi per colore, dimensioni e sapori, provenienti da tutto il mondo, esposta al pubblico per la prima volta Tra questi, un cultivar di grande suggestione: Punica granatum ‘Exo’ nero, dalla buccia di un rosso tanto scuro da apparire, appunto, nero. Immaginate come possa stare bene accanto a piante dalle foglie dorate e variegate…Esiste anche in versione nana, una vera delizia.

La coltivazione
I melograni, ve lo ricordo, sono piccoli alberi o grandi arbusti di facilissima coltivazione, che siano da frutto o da fiore. Resistono bene al caldo, ma temono il gelo e l’umidità eccessiva del terreno. Vanno piantati in pieno sole, in qualsiasi tipo di terreno ben drenati, anche se li predilige fertili. Inoltre, checche’ se ne dica, vanno annaffiati regolarmente, soprattutto finchè sono giovani: in piena terra nei periodi più caldi, rallentando con l’inizio delle piogge, in vaso aspettando che il terreno asciughi in parte, tra una innaffiatura e l’altra. Mauro di Sorte, del Giardino Vivaio Tara suggerisco inoltre di concimarli in autunno-inverno con un concime organico ed in primavera con concime chimico a basso titolo di azoto e ricco di microelementi.
Potete coltivarlo a cespuglio, alberello o spalliera (in queste due ultime forme, avendo cura di eliminare i polloni). La potatura deve essere abbastanza leggera, limitandosi alla pulizia e ad eliminare i rami che hanno fruttificato.
Il melograno è una pianta molto resistente ad attacchi parassitari, ma in caso di ristagno d’acqua può soffrire di marciume radicale, molto pericoloso. Contro acari e afidi, Mauro Di Sorte, dei vivai Tara, consiglia di utilizzare l’olio di neem, un olio vegetale dalla spiccata attività eudermica, antibatterica e antiparassitaria per animali e piante.

Adirondack Chairs. Osservate le sedie in legno nelle fotografie: non sono stupende? Sono le celebri Adirondack Chairs, progettate da Thomas Lee durante una vacanza a Westport, New York, nelle Adirondack Mountains, nel 1903: aveva bisogno di sedie all’aperto per la sua casa estiva, le progettò, utilizzando assi di legno locali, e poi le testò con la sua famiglia. In seguito offrì il progetto a un amico falegname di Westport, Harry Bunnell, che aveva bisogno di un reddito supplementare. Bunnell, capito il potenziale commerciale della sedia le brevettò al volo. Il design delle moderne sedie Adirodack è stato disegnato da Irving Wolpin nel 1938. Le Adirondack Chairs esposte a Orticolario, tra i meravigliosi melograni del Giardino Vivaio Tara, sono di Eltisler Falegnameria (Bassano del Grappa, tel. 347 359 0111), proposte in più colori, uno più bello dell’altro.

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4 Commenti

  • Camilla
    8 Novembre 2016 19:22

    Quell’allestimento era davvero incantevole! ..elegante e raffinato, è il melograno nero un oggetto del desiderio!

    • Margherita Lombardi
      10 Novembre 2016 15:24

      Verissimo!

  • Nadia volpi
    9 Novembre 2016 23:34

    Non conoscevo la storia delle sedie Adirondack…grazie, ora le adoro anche di più…❤️

    • Margherita Lombardi
      10 Novembre 2016 15:24

      Anche a me piacciono un sacco, cara Volpina!

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