La poesia di Matilde

Matilde Favaro e’ mia nipote, e come tale una mia cocca di per se’, ma l’affetto che ci lega non mi impedisce di osservarla con occhio critico. Ma che volete farci: e’ davvero brava! Matilde vive da anni a Berlino, dove ha imparato a coltivare l’orto – in modo tassativamente biologico, come tanti altri giovani berliner -, e dove si e’ scoperta vivaista in erba. Mentre sta studiando per il diploma a distanza in tecniche vivaiste della Scuola Agraria del Parco di Monza, e lavora in un negozio di bonsai, coltiva con passione piccole piante, come ciclamini, tillandsie, muschi e felcette, con le quali crea deliziosi terrari. E le fotografa con perizia e poesia, come potete vedere dalle immagini che mi ha inviato.

Matilde si ora innamorata delle piante da compagnia dei bonsai. I bonsai, infatti, per tradizione vengono a volte esposti in un Tokonoma, cioe’ un insieme costituito da albero bonsai e altri elementi, volti a creare un senso di armonia e a rappresentare l’unione fra uomini, cielo e terra. Tra questi elementi, vi possono essere uno scroll (un dipinto su pergamena, carta, seta o altro), un Suiseki (pietra da esposizione), vari oggetti artistici, ma soprattutto un Kusamono (bonsai di erbacee) o una Shitakusa (pianta da compagnia): una piantina da fiore – come una saxifraga -, un bambu’, una zolla di erba, una felce, un muschio o anche un fungo, in base allo stile del bonsai, all’esposizione e ad altri fattori.

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