Andar per vivai (ma anche giardini e cantine): alla scoperta dell’Umbria

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Non vi è forse terra più dolce e spirituale dell’Umbria, con la sua campagna morbida, i borghi e i boschi antichi, i tanti conventi, la luce purissima che l’avvolge. Non a caso, da qui provengono tanti santi italiani, da San Francesco a Santa Chiara, a San Benedetto da Norcia, che qui hanno fondato i loro ordini e monasteri. Ma l’Umbria è anche ricca di oasi e riserve naturalistiche, giardini grandi e piccoli, orti botanici, collezioni di piante e, sì, vivai. Ne abbiamo scelti alcuni, vivai-giardini in realtà, grazie ai quali abbiamo creato per voi un itinerario pieno di fascino, fra rose profumate, frutti antichi, odorose lavande, specie mediterranee insolite caratteristiche dell’Appennino centrale.

I vivai

Nella mappa sono indicati i vivai dell’itinerario proposto. Per ogni vivaio, inseriamo le distanze dagli altri, in modo da facilitarvi la scelta di quali visitare e in quale ordine.

Vivaio di San Lorenzo

Tenuta di San Lorenzo : situata a Lerchi, nei pressi della deliziosa Città di Castello (PG), si distingue per un meraviglioso frutteto, con oltre 400 esemplari di alberi da frutto antichi (varietà di melo, pero, ciliegio, susino, fico, mandorlo, nespolo e melo cotogno), gestito dalla fondazione “Archeologia Arborea”. Distanze da altri vivai: km 67 da Quando fioriranno le rose – km 68 da Il Lavandeto di Assisi – km 88 da Vivaio Salto Del Prete – km 119 da Vivaio Le Rose.

Rosa ‘Princesse Alexandra of Kar’, nel vivaio Quando Fioriranno Le Rose

Quando Fioriranno le Rose : accoccolato ai piedi di Assisi e dedicato a San Francesco e a Santa Chiara, è stato definito dall’Onorevole Ilaria Borletti Buitoni, già presidente del Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano), e sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo, “ll vivaio più bello d’Italia“…Coltiva e riproduce molte varietà di Rose Antiche e Rose Inglesi, scelte per la delicatezza delle sfumature e l’intensità della fragranza. Visitarlo è sempre una buona idea, ma in maggio è un vero e proprio sconvolgimento dei sensi. Distanze da altri vivai: km 12 da Il Lavandeto di Assisi – km 67 da Vivaio San Lorenzo – km 62 da Vivaio Salto Del Prete – km 76 da Vivaio Le Rose.

Il Lavandeto di Assisi

Il Lavandeto di Assisi : suggestivo vivaio-giardino ad Assisi (PG), produce oltre 50 varietà di lavane e molte erbe  ed erbe aromatiche. Realizza inoltre prodotti alla lavanda (sacchetti profuma-biancheria, oli essenziali, sacchetti per bomboniere, prodotti cosmetici e per l’igiene a base di lavanda e molti altri oggetti produmati). Distanze da altri vivai: km 63 da Vivaio Salto Del Prete – km 68 da Vivaio San Lorenzo – km 12 da Quando Fioriranno le Rose – km 68 da Vivaio Le Rose.

Vivaio Salto del Prete

Vivaio Salto Del Prete: delizioso vivaio-giardino a Città della Pieve, affacciato sul Lago Trasimeno è specializzato nella produzione di piante mediteranee inusuali, rose, erbacee perenni, arbusti ortaggi, oltre ad offrire  inoltre il serviziodi progettazione e manutenzione. Appartiene a Corrado e Lucia Natalino: lui è stato il primo direttore commerciale dei celebri Vivai Margheriti, lei  ha lavorato con Lavinia Taverna nella realizzazione del suo grande giardino a Tor San Lorenzo, dove è praticamente nata la figlia Eugenia, oggi loro collaboratrice. Lucia ed Eugenia sono due appassionate cacciatrici di piante ed esperte di flora autoctona, sempre in cerca di nuove specie e varietà adatte ai giardini mediterranei. Distanze da altri vivai: km 53 da Vivaio Le Rose – km 88 da Vivaio San Lorenzo – km 62 da Quando Fioriranno Le Rose – km 63 da Il Lavandeto di Assisi.

Rosa ‘Magame Figaro’, del Vivaio Le Rose

Vivaio Le Rose, a Baschi (TR): vivaio-giardino creato da Walter Branchi, musicista e rosaista dalla lunga esperienza. Dopo aver fondato, molti anni fa, il vivaio Rose&Rose Emporium affiancato da uno splendido roseto dimostrativo, ha aperto questo secondo luogo, scegliendo di specializzarsi nelle rose antiche francesi dell’Ottocento, fra cui Cinesi, Tea e Noisette, arbustive e rampicanti, profumatissime e fascinose. delle quali possiede ormai una ricca collezione. Distanze da altri vivai: km 119 da Vivaio San Lorenzo – km 76 da Quando fioriranno Le Rose – km 68 da Il Lavandeto di Assisi – km 53 da Vivaio Salto Del Prete.

Da qui, se lo desiderate, potete collegarvi all’Itinerario Andar per vivai: Da Bolsena a Latina (Lazio), raggiungendo il vivaio Le Aromatiche di Bolsena, a San Lorenzo Nuovo (VT), a 34 chilometri di distanza.

 

Giardini, orti botanici, collezioni arboree e musei botanici da visitare lungo il percorso
Scoprirete i numerosi giardini sotrici e privati, le oasi e riserve naturalistiche e quanto c’è daltro di interesse botanico nel sito Italian Botanical Heritage, regione Umbria.  Ve ne diamo una piccola scelta di quelli proprio da non perdere.

Orto botanico di Perugia

Orto botanico di Perugia:  é formato da due strutture poco distanti, l’Orto Medievale e l’Orto Botanico propriamente detto, fondato a fine Ottocento, e l’Orto Medievale, creato nel 1996. Il primo accoglie circa 3000 specie provenienti da diverse zone italiane, e contiene un Giardino alpino, un Giardino Zen, un laghetto con piante ombrofile; il secondo, alberi ultrasecolari e specie coltivate durante in epoca medievale.

Archeologia Arborea

Archeologia Arborea: associazione creata da Livio Dalla Ragione, antropologo scomparso agli inizi ddi questo secolo, e dalla figlia Isabella, agronomo, per la salvaguardia di varietà frutticole antiche, non più coltivate, alcune delle quali sono state salvate dall’estinzione imminente. La collezione, che ha sede a San Lorenzo di Lerchi, vicino Città di Castello, nell’Alta Valle del Tevere, è formata da un frutteto di circa 7 ettari, inserito in un contesto che recupera l’armonia del paesaggio agricolo antico. Vi crescono oltre 400 esemplari appartenenti a diverse specie, fra cui tra cui melo, pero, ciliegio, susino, fico, mandorlo, nespolo e melo cotogno (con 150 varietà diverse), raccolte in trent’anni di pazienti ricerche.

Giardino di Helga Brichet

Giardino di Helga Brichet, a Gualdo Cattaneo (PG): creato da signora Helga Brichet, grande esperta di rose, già presidente della Federazione Mondiale delle Società della Rosa, è un giardino-roseto dal sapore squisitamente spontaneo e campestre, ricchissimo di angoli poetici e spunti per ogni giardiniere appassionato. Ovviamente, telefonate prima, per appurare che sia aperto.

Giardino Ducrot

Giardino Ducrot: a Corbara, Orvieto (TR), si annida questo delizioso giardino, creato da Isabella e Vicky Ducrot. Romantico e campestre, racchiude collezione di oltre 3000 rose, fra antiche, botaniche, moderne, cespugliose, rampicanti, rambler, accompagnata da molte altre piante erbacee ed arbustive. Una lunga siepe di Rosa gallica complicata  traccia un leggero confine tra il giardino e la campagna circostante in modo così spontaneo e naturale da risultare impercettibile e integrata alla perfezione nel paesaggio. Prima di andarci, telefonate per controllare che sia visitabile.

La Scarzuola

La Scarzuola, a Montegabbione (TR): considerata uno dei luoghi più suggestivi dell’Umbria, è un complesso architettonico allegorico, creato nella seconda metà del Novecento dall’architetto milanese Tomaso Buzzi, trasformando un convento ducentesco dedicato a San Francesco in una “città ideale” e l’orto dei fraticelli in un giardino monumentale che rievoca il mito dell’amore di Polifilo e la sua ninfa.

Infiorata

Il Museo delle Infiorate: inaugurato nel 2004, a Spello (TR), custodisce pannelli con foto e bozzetti da storici ad attuali, dei tappeti fioriti che si realizzano nella cittadina per il Corpus Domini, secondo una tradizione che risale agli inizi del Novecento.

 

Cantine e vigneti

Cantina Carapace

Cantina Carapace-Tenuta Castelbuono: distesa collinare di 30 ettari, fra Bevagna e Montefalco,in provincia di Perugia, zona di produzione del vino Sagrantino, la tenuta appartiene alal famiglia Lunelli, che ha affidato al grande scultore Arnoldo Pomodoro la realizzazione di una cantina che fosse moderna e funzionale ma allo stesso tempo prestigiosa quanto il grande vino della casa, il Montefalco Sagrantin. Inaugurata nel 2012 e battezzata il «Carapace» per l’aspetto che ricorda il guscio di una tartaruga, la costruzione sfida i confini fra scultura e architettura; prima scultura al mondo nella quale si vive e si lavora, è un’opera unica in cui arte e natura, scultura e vino dialogano.

Altre aziende vinicole di pregio nella zona sono la Cantina Arnaldo Caprai e l’Azienda vinicola Scacciadiavoli a Montefalco (PG), e la Cantina Lungarotti, a Torgiano (PG), che coltiva e vinifica senza prodotti chimici.

 

Da assaggiare!

Pan nociato

Umbria è ricca di prodotti tipici…se potete, assaggiate, oltre all’ottimo olio umbro, lo squisito Pan nociato, i fagioli del Lago, la fagiolina, il farro di Monteleone di Spoleto, il sedano nero di Trevi, la patata rossa di Col Fiorito, tipici della zona di Perugia;  la fava cottora, il mais nostrano di Storo, l‘acquavite di genziana, dalle proprietà digestive, la carota e i cavoli cappucci della Val di Gresta (TR). E poi fateci sapere!

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