Fiori di zefiro, o Zephyranthes candida

Tra le bulbose a fioritura estiva-autunnale, Zephyranthes candida è una delle fra le più carine, a parer mio. Provenienti dalle praterie dell’America settentrionale e meridionale e appartenenti alla famiglia delle Amaryllidaceae, ha fiori incantevoli, tubolosi e poi aperti a stella, bianchi con leggere sfumatura rosa,portati all’apice di uno stelo sottile alti 20 centimetri. Esili ed erette anche le foglie, raccolte in ciuffi basali; sono decidue, scomparendo in inverno.

È soprannominata “fiore di zefiro“, rain flower e windflower in Inglese (e mi chiedo proprio perché: forse nelle terre di origne fiorisce dopo le piogge o, al contrario, le annuncia?).

Potete coltivarla in bordure, insieme a erbacee basse, in macchie ai piedi di alberi e arbusti, o in vaso: è rustica e richiede terreno fertile, fresco ma ben drenato (altrimenti rischia di marcire), al sole o in mezz’ombra. I suoi bulbi si mettono a dimora in primaveri, a 10 centimetri di profondità e di distanza uno dall’altro. Concimatela due-tre volte durante la vegetazione e pacciamatela in autunno per proteggerne i bulbi da gelo e pioggia. Se la fioritura tende a ridursi, significa che è tempo di dividerla.

Simile nell’aspetto ma a fiore rosa intenso, Zephyranthes grandiflora è invece semi-rustica, per cui dove la temperatura in inverno scende sotto gli 0°C, va tolta dal terreno.

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