Ricordo che, quando visitai per la prima volta – ormai parecchi anni fa – il vivaio di Anna Peyron , a Castagneto Po (TO), ne rimasi totalmente stregata: non è infatti solo un luogo di coltivazione e produzione di piante, bensì un vero proprio giardino, e che giardino! Enormi cespugli di rose che si rincorrono nel prato, la sarmentosa languidamente adagiata su un albero, i lunghi rami ricoperti da una miriade di fiori bianchi a lambire l’acqua dello stagno..E poi, i pali che sorreggono le reti ombreggianti dipinte di azzurro pastello e l’enorme Rosa ‘Mermaid’, carica di grandi corolle giallo burro, appoggiata sul tetto dello studio.. Un giardino delle fate, pensai. E una fata mi è sembre sembrata lei, Anna Peyron, una fata dei fiori, fra le primissime donne vivaiste e fra i primi vivaisti italiani, a reintrodurre, ormai quasi quaranta anni fa, sul nostro mercato le rose antiche, praticamente dimenticate. Alle rose ha in seguito aggiunnto le piccole bulbose da naturalizzare, le dalie, le ortensie, le clematidi e infine un’attenta selezione delle piante più facili e adattabili per i nostri giardini, ora che il clima è cambiato, l’estate è sempre più calda e asciutta anche nel nostro Settentrione. Da alcuni anni Anna è affiancata dalla figlia Saskia Pellion di Persano e dal compagno di lei, Vincenzo Gastini che progetta giardini.
A seguire, alcune delle loro rose più amate, tutte arbustive, che potete acquistare tramite corriere, come del resta tutta la produzione del vivaio.
Rosa ‘Burgundy Ice’: Floribunda, rifiorente, abbastanza resistente alle malattie e molto adatta anche alla coltivazione in vaso, cresce rotonda, cespugliosa, fino a 70-90 centrimetri d’altezza e 80-100 di larghezza. I fiori sono viola porpora con rovescio più chiaro, con stami scuri; larghi 9-10 centimetri, pieni (26-40 petali), inizialmente a forma di coppa poi piatti, fioriscono a piccoli mazzi.
Rosa ‘Iceberg’: una delle migliori rose bianche. Floribunda, rifiorentissima, creata dal tedesco Kordes nel 1958. Dai piccoli boccioli ben formati si aprono candidi fiori semi-doppi, prodotti a profusione per tutta l’estate fino ai primi geli. Col freddo assumono delicate sfumature rosate. Il fogliame verde chiaro è lucido e leggero. Raggiunge i 90×60 centimetri, ma esistente anche in forma rampicante, che raggiunge i 550×300 centimetri e può essere collocata a mezz’ombra come in pieno Nord.
Rosa ‘Robin Hood’: Moschata, creata dal reverendo Pemperton nel 1927, raggiugne i 120 centimetri di altezza e 90 di larghezza. È un espuglio che produce in abbondanza grandi mazzi di fiorellini doppi, rosso ciliegia, leggermente profumati, seguiti da cinorrodi piccoli e rossi.
Rosa ‘Sally Holmes’: Moschata, creata da Holmes nel 1979, è un grande cespuglio, eretto, dal fogliame chiaro, sano, che raggiunge i 150-300×100 centimetri. Sempre in fiore, è davvero spettacolare: i fiori, grandi e semplici, sono raggruppati in ampie ombrelle d’ un bianco caldo dalle leggerissime sfumature albicocca, appena schiusi. Come pure albicocca sono i bei boccioli lunghi e affusolati.
Rosa ‘Stanwell Perpetual’: Cultivar di Rosa Pimpinellifolia ottenuta da Lee nel 1838, raggiunge i 150 centimetri di altezza e larghezza. Ha fsti esili e spinosi, flessibili e morbidamente arcuati, ricoperti di piccole foglie tonde verde-grigio su cui sbocciano attraenti fiori grandi, pieni e piatti di un rosa delicatissimo, molto fragranti.
2 Commenti
roberto benatti
12 Aprile 2020 10:12Bellissime, le mie preferite sono “Astronomia” e “Iceberg”.
Margherita Lombardi
14 Aprile 2020 11:21Iceberg è sempre una certezza! In autunno, poi, arrosice un po’, e diventa ancora più bella. Margherita
Rispondi