Ho chiesto a Lucia Mazzarello, del vivaio I Giardini e le Fronde, specializzato in ortensie, arbusti, erbacee perenni, annuali insolite, frutti e ortaggi antichi, fiori, piante da frutto e nella progettazione di giardini, di parlarci di qualche sua pianta un po’ particolare. Mi ha proposto Hydrangea aspera e le sue varietà, un’ortensia bellissima, meno nota delle altre anche per le due esigenze di coltivazione. «Sì, sono arbusti molto appariscenti, che in media raggiungo i 2.50 centimetri di altezza e ampiezza e duqnue bisgona dare loro lo spazio sufficiente», spiega Lucia, “Hanno foglie verde scuro, pubescenti, variabili in forma e dimensione sullo stesso ramo: tendenzialmente sono ovali, ma anche strette e lanceolata, ricoperte da peluria che si ritrova anche sugli steli nuovi, solitamente rossicci, e sui piccioli. I vecchi rami sono forti, talvolta contorti, avvolti da una corteccia grigio nocciola fessurata. Le infiorescenze compaiono in luglio e consistono in grandi corimbi piatti, variamente bombati, con una consistente parte centrale di fiori fertili e melliferi violetti o rosa, attorno ai quali sono disposti fiori sterili che spaziano dal violetto, al rosa, al bianco a seconda delle varietà».
Hydrangea aspera è originaria dell’Asia, dove colonizza ambienti montuosi tra i 400 e i 2000 metri, e in particolare dalleforeste alle pendici dell’Himalaya orientale e nella Cina centro-orientale. Alcune varieta’ sono endemiche di Taiwan (Formosa). Conosciuta dai botanici europei fin dal 1824 grazie a D.Don fu introdotta nei giardini nei primi del Novecento. «Le aspera non risentono del pH del suolo, che tuttavia chiedono neutro e privo di calcare, per cui il colore delle infiorescenze resta stabile, in piena terra sono rustiche fino a -15°, ma in vaso meno, amano posizioni di ombra luminosa, al riparo dai venti, e terreni profondi, ricchi, freschi ma ottimamente drenati perché sono sensibili a patogeni fungini, favoriti dai ristagni. Coltivate nei posti giusti, però, sono molto vigorose e veloci a crescere, per cui danno molte soddisfazioni. Fiorendo sui ramo dell’anno precedente, non hanno praticmente bisogono di essere potate, anzi, meno le si tocca e meglio è. Non vanno nemmeno ripuliite dai fiori, che sono leggeri e spariscono da soli. Sulle piante adulte può essere necessario un leggero sfotlimento o contenimento, da effettuarsi a metà marzo», dice ancora Lucia.
Tuttavia, prima di addentrarci fra le varietà, è necessaria una precisazione: Hydrangea aspera appartiene alla sottosezione asperae, che comprende altre specie simili nella fioritura e nelle foglie vellutate, nonché nelle necessità colturali. «Sì, il gruppo è ancora piuttosto confuso e dibattuto fra i botanici tassonomisti», spiega Lucia, «Eva Boasso, nel suo Il libro delle ortensie e delle idrangee, pubblicato da Libreria della Natura, vi inserisce, oltre a Hydrangea aspera, H. involucrata, H. kawakami, H. sargentiana, H. strigosa e H. villosa. Si trattano bene o male allo stesso modo, tranne H. involucrata, l’unica a fiorire sui rami dell’anno, di taglia più piccola e più tolelrante l’esposizione luminosa». A seguire, le varietà di aspera e specie affini coltivate da Lucia: godetevi le descrizioni, che non sono mie, bensì sue e che ho riportato quasi pari pari dal suo bel catalogo. Un’ultima informazione: la vendita avviene solo in vivaio e durante le mostre-mercato.
Hydrangea aspera ‘Anthony Bullivant’: molto elegante e dalle forme morbide, ottenuto probabilmente dall’incrocio tra una aspera villosa e una aspera macrophylla, raggiunge un’altezza di 2,5 mt e una pressochè simile larghezza. Il fogliame è lanceolato, lungo una ventina di centimetri, vellutato poichè leggermente pubescente come i rami, e finemente dentellato. La fioritura inizia alla fine di luglio e perdura fino a settembre-ottobre. Le infiorescenze lacecap, leggermente bombate, si aprono mostrando un cuore formato da fiori sterili di un malva piuttosto intenso circondato da fiori sterili viola pallido che diventa sempre piu’ deciso. Molto persistenti rimangono sulla pianta fino ad ottobre inoltrato assumendo una colorazione cremisi molto affascinante. Va messa a dimora in zone di ombra luminosa, poiche’ le sue foglie non sopportano il sole diretto. È ammessa una posizione in mezz’ombra dove i raggi che la colpiscono siano quelli del mattino o del tardo pomeriggio. Predilige un terreno neutro, piuttosto ricco in materia organica, non calcareo, con una buona capacita’ di trattenere l’umidita’, ma molto ben drenato. Il primo anno dalla messa a dimora va seguita attentamente con le innaffiature. Fiorisce sul ramo dell’anno precedente, va potata quindi il meno possibile, nel mese di marzo, limitandosi ad eliminare i fiori appassiti.
Hydrangea aspera ‘Hot Cocholate’: varietà davvero affascinante, rara e particolare per l’insolita bellezza del suo fogliame color porpora sfumato cioccolato con la pagina inferiore rosso borgogna. Crea interessanti e contrastanti abbinamenti con diversi elementi del giardino, ma è da ammirare anche come esemplare unico. Il cespuglio eretto raggiunge dimensioni importanti: circa 2,5-3 metri in altezza e 2 in larghezza. La fioritura avviene da luglio a inizio settembre. Le infiorescenze sono piatte, con fiori fertili centrali blu-violetto e fiori sterili esterni rosa chiaro, con un diametro fino a 20-30 centimetri. Ha un’eccellente resistenza al freddo (non in vaso) anche se teme le gelate tardive primaverili. Messa a dimora in ombra leggera, mezz’ombra trova la sua posizione ideale, poichè il fogliame patisce il sole.
Hydrangea aspera ‘Macrophylla‘: di notevoli dimensioni (3 metri di altezza e 2 di larghezza), ha foglie molto grandi, foglie verde scuro, vellutate. Fiorisce già a fine giugno, produdendo grandi infiorescenze lacecaps bombate, larghe anche 30 centimetri, formate di numerosi fiori fertili viola centrali, circondati, dai fiori sterili, bianco-rosato, situati un pochino più in basso. Le foglie sono ovali-lanceolate, verde scuro, vellutate. Richiede grandi spazi.
Hydrangea aspera ‘Peter Chappell’: rara varietà compatta, raggiune i 2,5 x metri, con grandi foglie vellutate, vedere scuro e infiorescenze rade e bombate, con fiori fertili malva chiaro e fiori sterili bianco-rosati, di 25 centimetri di diametro. Fiorisce in giugno-agosto e richiede mezz’ombra e riparo dei venti.
Hydrangea aspera ‘Pink Giant’: grande arbusto importante, raggiunge i 3 metri di altezza e ampiezza. Fiorisce da agosto a settembre, formando grandi infiorescenze appiattite, leggermente bombate, con i fiori fertili rosa e violetti, molto numerosi e fitti, e quelli sterili molto radi, rosa. Per ombra leggera e mezz’ombra.
Hydrangea aspera sssp. strigosa o H.strigosa. Considerata da alcuni botanici una specie a sè, ma da altri unasottospecie di Aspera, é un raro e notevole arbusto a lenta crescita, originario della regione di Sichuan nella Cina centrale, dove cresce spontanea fra i 1000 e i 2000 metri di altitdine, da venne introdotto in Europa nel 1907. A forma di piramide rovesciata, raggiunge i 2-3 metri in altezza e 1,5-2 metri di ampiezza. Ha steli dritti e pelosi che in giovane età sono rossastri, con corteccia esfoliante. Le foglie ellittiche e strette sono tomentose, verde scuro con riflessi argentei. I boccioli, apicali sono tardivi (fiorisce a settembre) coperti da brattee verde chiaro con apici appuntiti. Le infiorescenze sono lacecap bombati, con fiori fertili violetti contornati da radi fiori sterili bianchi a 3-5 sepali grandi e bianchi, poi rossastri. Ha un’eccellente resistenza al freddo (non in vaso) anche se teme le gelate tardive primaverili. Ama posizioni al riparo dai venti in ombra leggera, mezz’ombra poiche’, come in tutte le varieta’ della sua specie, il fogliame patisce una prolungata esposizione al sole.
Vediamo ora le specie affini proposte da Lucia:
Hydrangea kawakamii. Originaria dell’isola di Formosa dove è segnalata nel 1908, è un imponente cespuglio alto e largo più di due metri. Ha un portamento morbido con grandi foglie molto consistenti e vellutate, verde salvia con riflessi grigi e nervature ben visibili. Sono portate da lunghi piccioli bruno-aranciato. L’infiorescenza e’ un lacecap di 15 cm di diametro bombato al centro, pieno e fitto di fiori fertili violetto con pistilli molto lunghi che donano un aspetto vaporoso. I fiori sterili sono a quattro sepali ovoidali bianchi a margine liscio con bottoncino centrale a contrasto. Si apre da un bocciolo con brattee rosate. Ha un profumo sottile che attrae le farfalle. La fioritura avviene tardivamente intorno al mese di settembre sui rami dell’anno precedente. Teme gli inverni rigid, per cui richiede una posizione riparata. Va messa a dimora in zone di ombra luminosa, poiche’ le sue foglie non sopportano il sole diretto. È ammessa una posizione in mezz’ombra dove i raggi che la colpiscono siano quelli del primo mattino o del tardo pomeriggio. Il primo anno dalla messa a dimora va seguita attentamente con le innaffiature.
Hydrangea sargentiana. Originaria delle foreste della Cina centro-orientale, endemica di Taiwan, raggiunge dimensioni piuttosto importanti: 2.2,5 metri di altezza, che possono diventare anche 3-4, per 2 di una larghezza. Ha portamento eretto, ha, scrive Lucia nel suo catalogo, “un aspetto tra il maestoso ed il regale con un tocco di esotico che le èconferito dal lussureggiante fogliame grande ed allungato, vellutato su entrambe le pagine e dagli steli tomentosi“. Fiorisce da metà luglio a metà agosto: le infiorescenze piatte hanno fiori centrali fertili e melliferi di colore viola pallido e fiori sterili esterni con 4 sepali bianco-rosati. Il colore non cambia in virtu’ del ph del terreno. Ha un’eccellente resistenza al freddo (non in vaso) anche se teme le gelate tardive primaverili. Essendo originaria di foreste e boschi va messa a dimora in zone di ombra luminosa, poiche’ le sue foglie non sopportano il sole diretto. È ammessa una posizione in mezz’ombra dove i raggi che la colpiscono siano quelli del mattino o del tardo pomeriggio. Il primo anno dalla messa a dimora va seguita attentamente con le innaffiature.
Hydragea villosa ‘Velvet Lace’: inserita nelle villosa da Eva Boasso, forma un cespuglio alto fino a un massimo di 2,5 metri e largo 1,5 metri, con’ottimo portamento e forma, con decorativo fogliame verde, tomentoso su entrambi le pagine, largo, ovale, quasi cuoriforme. Fiorisce in luglio-agosto, formando grandi infiorescenze lacecap a cupola, con fiori fertili porpora-violetto e fiori sterili rosa-malva. Ha un’eccellente resistenza al freddo (non in vaso) anche se teme le gelate tardive primaverili. Ama posizioni in ombra leggera, mezz’ombra poiche’, come in tutte le varieta’ della sua specie, il fogliame patisce una prolungata esposizione al sole.
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